Canada

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lingue ufficiali:   inglese e francese
Altre lingue:       italiano, tedesco, gaelico canadese,
                    inuktitut, inuinnaqtun, Chipewyan,
                    cree, dogrib e punjabi

Capitale:           Ottawa  883 391 ab.
Forma di governo:   Monarchia parlamentare (Reame del
                    Commonwealth) federale

Regina:             Elisabetta II
Governatore:        David Johnston
Primo ministro:     Stephen Harper
Indipendenza:       1º luglio 1867 (creazione)11 dicembre 1931 (piena sovranità)
                    dal Regno Unito
Superficie:             9 864 670 km²
Popolazione:        33 476 688

 

 


 

IL Canada

IL Canada è una monarchia costituzionale, ad ordinamento federale[5], situata nell'America del Nord e comprendente dieci province e tre territori[5]. Esso è delimitato dall'Oceano Atlantico ad est, dall'Oceano Pacifico ad ovest e dal Mar Glaciale Artico a nord. È il secondo paese più esteso del mondo (dopo la Russia) e il suo confine con gli Stati Uniti d'America (8 893 km) è il più lungo del mondo separante due stati.

Abitato per millenni da popolazioni aborigene, il Paese fu colonizzato da francesi e inglesi all'inizio del XVII secolo[6], in prossimità della costa atlantica. La Francia cedette gran parte dei suoi territori al Regno Unito nel 1763 a seguito della sconfitta subita durante la guerra franco-indiana, teatro nordamericano della guerra dei sette anni. Nel 1867 nacque la federazione canadese, con l'unione di tre colonie del Nord America Britannico, che in seguito divennero quattro per la scissione di una di queste in due nuove province. Nel corso del tempo, si aggiunsero sempre più province.

Il Canada è uno stato federale[5] governato con un sistema parlamentare nell'ambito di una monarchia costituzionale, il cui capo è Elisabetta II del Regno Unito. È uno Stato con due lingue ufficiali (inglese e francese)[6] e con una popolazione di circa 35 milioni di persone. L'avanzata economia canadese porta il paese a collocarsi all'11º posto al mondo per PIL nominale, in quanto essa si basa principalmente sulle sue abbondanti risorse naturali e sulle sue ben sviluppate reti commerciali, specialmente con gli Stati Uniti d'America, con cui ha lunghe e complesse relazioni.

Il Canada è una delle nazioni più sviluppate del mondo, stando all'ottavo posto per PIL pro capite e piazzandosi al sesto posto per indice di sviluppo umano. Di conseguenza, il Canada è ai primi posti al mondo per alfabetizzazione, trasparenza del sistema politico, qualità della vita, libertà civili ed economiche. Esso fa parte di numerosi organismi internazionali, come il G7, il G8, il G20, la NATO, il NAFTA, l'OECD, la WTO, l'OAC, l'APEC e l'ONU.

Il nome ebbe origine nel 1535, durante le esplorazioni lungo il fiume San Lorenzo compiute da Jacques Cartier. Alcuni Irochesi si riferirono al villaggio di Stadacona, la futura città di Québec, usando il termine kanata (che nella loro lingua vuol dire villaggio, comunità). Jacques Cartier utilizzò così il nome Canada per tutto il territorio in cui si trovava il villaggio di Stadacona. Negli anni seguenti il nome indicava sulle carte geografiche tutti i territori a nord del fiume San Lorenzo

Nei secoli XVII e XVIII il nome Canada venne utilizzato per indicare i territori della Nuova Francia, estendendone via via l'uso fino a ricomprendervi le sponde settentrionali dei Grandi Laghi. L'area fu successivamente divisa in due parti: l'Alto Canada ed il Basso Canada. Le due colonie furono riunite nel 1841, con il nome di Provincia del Canada.

Nel 1867, infine, il British North America Act unì Nuova Scozia e Nuovo Brunswick a Québec e Ontario, facendone "un unico dominio sotto il nome del Canada" (preferendo questo nome agli altri che furono proposti: Victorialand, Borealia, Cabotia, Tuponia - The United Provinces of North America, Superior, Norland e Hochelaga).

 

 


 

 

La storia

 

Gli archeologi stimano che i primi uomini a giungere nella regione geografica del Canada siano arrivati dall'Asia, attraverso lo Stretto di Bering, già oltre 40.000 anni fa. Queste ed ondate successive diedero origine ai discendenti degli attuali indiani canadesi e alle popolazioni Inuit.
I primi europei a giungere sulle coste canadesi presso L'Anse aux Meadows furono i componenti della famiglia vichinga Erikson (proprietari della Groenlandia): intorno all'anno Mille si stabilirono nella zona settentrionale dell'isola di Terranova, che chiamarono Vinland (terra del vino), e scesero fino alle cascate del Niagara. Dopo vari conflitti coi nativi lasciarono il Canada, ma ci tornarono periodicamente per rifornirsi di legname. Nel 1497, su incarico degli inglesi, l'italiano Giovanni Caboto raggiunse l'isola di Terranova. Nel 1509 Sebastiano Caboto esplorò tutte le coste nordamericane, dall'isola di Baffin alla Florida.

Il Canada divenne possedimento della Francia nel 1534, quando l'esploratore francese Jacques Cartier prese possesso della zona circostante il fiume San Lorenzo in nome del re Francesco I. Per oltre cento anni il Canada rimase una colonia francese. Samuel de Champlain, nel 1604, stabilì la prima colonia permanente nel Nord America a Port Royal, Acadia (poi diventata Annapolis Royal, Nuova Scozia). Quattro anni dopo fondò la colonia del Québec. Nel 1615 scoprì i laghi Huron e Ontario. Dal 1615 furono accolti i primi missionari che tentarono di convertire gli irochesi e gli Uroni, nativi del luogo.
Morte del generale Wolfe nella battaglia di Québec.

Il progetto di un impero americano francese, suffragato dalla Nuova Francia che nel 1608 aveva come capitale la città di Québec, inevitabilmente fece scoppiare un conflitto tra Francia e Gran Bretagna. Le guerre per il dominio coloniale del Nord America e che vedono schierate queste due potenze passano sotto il nome di Guerre Franco-Indiane. Nel 1763, dopo la guerra dei sette anni, in cui rilevante fu la vittoria schiacciante di James Wolfe durante la battaglia di Québec, tutto quello che rimaneva della Nuova Francia passò sotto il dominio della Gran Bretagna.


Evoluzione territoriale del Canada

Durante la Guerra anglo-americana la colonia canadese fu una pedina della Gran Bretagna nella guerra contro gli Stati Uniti[10]. Con l'Atto di Unione del 1840 vennero fuse in una sola le allora due colonie dell'Alto e Basso Canada. La prima a prevalente cultura britannica, la seconda di spiccata cultura francofona. Obiettivo non ultimo era quello di convertire il Basso Canada alla cultura e alla lingua inglese.

Nel 1867 alcune colonie britanniche del Nord America Provincia del Canada, Nuovo Brunswick e Nuova Scozia si unirono nella Confederazione canadese. Il dominio del Canada ottenne la piena indipendenza nel 1931. Dalla nascita del Canada, le sue frontiere esterne sono cambiate sei volte, e internamente si è passati da quattro province a dieci province e tre territori.

 


 

La comunità italocanadese

 

 La comunità italocanadese è così distribuita sul territorio: cinquecentosessantamila nell'Ontario, centosettantaquattromila nel Quebec, settantatremila nel British Columbia. In prevalenza gli italocanadesi vivono nelle grandi aree urbane di città come Toronto, Vancouver, Montreal, i restanti cinquantamila in altri luoghi.

 

 



-Dai dati in possesso del Dipartimento di Immigrazione e dai censimenti canadesi risulta che la comunità italiana,la maggior parte composta da Calabresi, in Canada è il quarto gruppo in ordine di consistenza, dopo quelli di origine inglese, francese e tedesca. Risultato delle successioni generazionali di circa settecentomila persone entrate in Canada dall'Italia nell'arco di un secolo.

 

 

 

 

 



-L'incremento più consistente del numero di residenti appartenenti alla comunità italiana in Canada avvenne fra il 1951 ed il 1961, quando passò da cinquantamila a quattrocentomila unità. Dopo un altro decennio, nel 1971, la popolazione residente in Canada di origine Italiana era di settecentotrentamila unità, dei quali trecentoottantacinquemila risultava nata in Italia. -Nel 1971 il Canada fu il primo Paese ad adottare ufficialmente il multiculturalismo. Come dichiara con orgoglio il sito web del Canadian Heritage, «il Canada affermò così il valore e la dignità di tutti i cittadini indipendentemente dalle origini razziali o etniche, dalla lingua o dalla religione». -Gli italocanadesi bilateralmente di origine italiana erano settecentoquarantasettemila nel 1981, il totale di italiani che aveva dichiarato anche un'altra origine era di ottocentosettantunomila.

Un dato molto interessante è che la Lingua Italiana è la terza lingua parlata nel paese e la prima delle lingue non ufficiali. La consistente presenza culturale Italiana ha indotto il Governo Canadese a riconoscere come patrimonio comune della Nazione la Lingua Italiana; è una realtà che la politica attuale in Canada è strutturalmente multi culturale attraverso iniziative di vario tipo.

 

Un Italo-canadese è un cittadino canadese di origine italiana. Si stima che gli italo-canadesi siano il quinto gruppo etnico più numeroso dopo i britannici, i franco-canadesi, quelli di origine irlandese e quelli di origine tedesca.

Fino a circa l'anno 1880 la presenza italiana in Canada era poco significativa: nel censimento del 1881 solo 1.849 cittadini dichiaravano di essere italiani. La maggior parte di loro erano impiegati nella costruzione della ferrovia canadese (Canadian Pacific Railway).
La prima ondata migratoria di italiani si ebbe tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento, la seconda ondata negli anni cinquanta e anni sessanta. Questi immigrati erano per la maggior parte di origine meridionale (molti dalla Calabria, Abruzzo, Molise e Campania), ma anche del nordest (Veneto e Friuli).

Si insediarono soprattutto nei centri di Toronto e Montreal, ma anche in altre città come Vancouver, Hamilton, Niagara Falls, Windsor ed Ottawa.

Negli anni venti l'immigrazione italiana iniziò ad essere limitata da alcune leggi canadesi, che furono poi in parte abolite negli anni sessanta.
Durante la Seconda guerra mondiale l'immigrazione cessò ma gli italo-canadesi subirono pesanti discriminazioni insieme ai tedeschi, una parte di loro fu arrestata, molti altri, cittadini canadesi a tutti gli effetti, furono internati nei campi militari e qui privati della loro libertà e dei loro diritti.[2] Dal dopoguerra il flusso migratorio riprese in maniera piuttosto massiccia contando più di 500 000 arrivi suddivisi in circa 20 anni. Solo a metà degli anni settanta cominciò a diminuire fino a diventare pressoché inconsistente. Dal 1991 al 2006 gli italiani immigrati in Canada sono stati poco più di 7.000.[3] Tuttavia, a partire dal 2000 si inizia a registrare un'inversione di tendenza. Sono parecchie centinaia gli italiani che ogni anno decidono di trasferirsi in Canada: per lo più si tratta di giovani studenti, ma vi sono anche molti professionisti e imprenditori. Probabilmente la forte crisi occupazionale presente in Italia, aggravata dalla crisi globale iniziata alla fine del 2008, sta inducendo molti giovani a scegliere il Canada, che è una delle economie più vive a livello mondiale.

 




Italo-canadesi famosi

 

 


    Francesco Bellini (1947-), scienziato, ricercatore e imprenditore
    Michael Bublé (1975-), cantante
    Wally Buono (1950-), allenatore e manager di football americano
    Marco Calliari, cantante
    Alfonso Caruana (1946-), criminale
    Michael Cera (1988), attore
    Enrico Colantoni (1963-), attore (di genitori italiani)
    Paulo Costanzo (1978-), attore
    Carlo Corazzin (1971-), ex calciatore
    Yvonne De Carlo (1922-2007), attrice (di madre italiana)
    Linda Evangelista (1965-), modella (di genitori italiani)
    Lara Fabian (1970-), cantante (di madre italiana)
    Claudia Ferri, attrice
    Steve Galluccio, scrittore e sceneggiatore
    Arturo Gatti (1972-2009), pugile (nato in Italia)
    Thomas Grandi (1972-), ex sciatore
    Peter Guarasci (1974-), ex cestista
    Johnny Lombardi (1915-2002), editore, imprenditore (di genitori italiani)
    Guy Lombardo (1902-1977), direttore d'orchestra e violinista (di genitori italiani)
    Roberto Luongo (1979-), hockeista (di padre italiano)
    Nick Mancuso (1948-), attore (nato in Italia)
    Sergio Marchionne (1952), dirigente (nato in Italia)
    Carmelina Moscato (1984-), calciatrice (di genitori italiani)
    Tony Nardi, attore
    Vincenzo Natali (1969-), regista
    Romano Orzari (1964-), attore (di padre italiano)
    Paul Peschisolido, allenatore calcio
    Giovanni Princigalli, regista
    Nick Rizzuto, criminale
    Paul Stalteri, calciatore
    Paul Tana, regista
    Gino Vannelli, cantante, compositore
    Anthony Carelli, wrestler

 

 

 

 Sergio Marchionne

Sergio Marchionne (Chieti, 17 giugno 1952) è un dirigente d'azienda italiano naturalizzato canadese.

Possiede anche la cittadinanza canadese, paese dove si è trasferito all'età di 14 anni, laureandosi e formandosi con diverse esperienze manageriali. Marchionne è domiciliato in Svizzera, precisamente nel Canton Zugo, ma abita a Blonay, nel Canton Vaud[senza fonte]. È stato perciò criticato perché non paga le tasse in Italia[1]. Nel 2012 risulta essere il manager più pagato in Italia, tra le società italiane quotate in Piazza Affari (come A.D. di Fiat Spa e Presidente di Fiat Industrial) con compensi monetari per 7,4 milioni di euro e azioni gratuite («stock grant») assegnate all'inizio del 2012 in base al piano di incentivazione 2009-2011, che il giorno dell'assegnazione valevano 40,7 milioni[2]. Per la carica di A.D. del Gruppo Chrysler non percepisce alcun compenso.

Marchionne è noto a livello internazionale per aver guidato il profondo rinnovamento della FIAT. Oggi il manager ricopre molteplici ruoli: è Amministratore Delegato di FIAT S.p.A. e Presidente e Amministratore Delegato di Chrysler Group LLC. È inoltre Presidente di FIAT Industrial S.p.A. e di CNH. È stato eletto Presidente del Consiglio di Amministrazione dell'ACEA (European Automobile Manufacturers Association) per l'anno 2012. Fa parte del Consiglio di Amministrazione di Philip Morris International Inc.. È inoltre membro del Consiglio di Amministrazione del Peterson Institute for International Economics e co-presidente del Consiglio per le Relazioni tra Italia e Stati Uniti. È consigliere di Exor S.p.a. e membro permanente della Fondazione Giovanni Agnelli.
Nel 2006 è stato nominato cavaliere del lavoro dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Nel 2009 Marchionne ha avviato un'alleanza strategica con il gruppo Chrysler, supportato dai governi americano e canadese e dai sindacati. In meno di due anni Chrysler è passata dalla bancarotta pilotata[3] al ritorno dei profitti, dopo aver risanato i conti della Fiat, tornata all'utile nel 2006. L'obiettivo di Marchionne è di trasformare Fiat e Chrysler in un gruppo presente a livello globale, facendo leva su nuove sinergie e nuovi modelli, in particolare a livello di rete distributiva.

Il 1º agosto 2014 assume la carica di amministratore delegato di Fiat Chrysler Automobiles, gruppo automobilistico mondiale nato dall'acquisizione da parte della casa automobilista italiana Fiat (controllata dalla holding Exor) del gruppo automobilistico americano Chrysler, anche di questo assume la carica di presidente e amministratore delegato senza però percepire nessun compenso. Il gruppo americano, come anche il gruppo facente capo alla casa madre Fiat, verranno sciolti il 12 ottobre 2014 per confluire completamente nel nuovo soggetto mondiale FCA.

Il 10 settembre 2014 il presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo presenta le dimissioni che avranno effetto il 13 ottobre dello stesso anno e Marchionne viene nominato suo successore proprio a partire da questa data.