Carmine Del Sordo              Carmine Del Sordo

 

 

 

Carmine Del Sordo, detto "Napo" per la sua somiglianza con Napoleone Bonaparte, fu un uomo eccezionale nelle sue cose.

Nacque nel 1939 a Nusco, nella creta la più grezza, ma si realizzò completamente in Svizzera.

Fu d'apprima uno specialista del taglio della fibra d'amianto all'Eternit di Payerne, poi si specializzò sull'Alfa Romeo al garage "Du rallye" di Carlo Campeglia dove prestò servizio per ben 28 anni fino alla sua malattia che lo portò in un posto migliore per l'eternità.

Non ebbe fortuna in amore, donò troppo a gente che non meritava, così morì, solo, nel 2001.

Personalmente ho un ricordo meraviglioso, un cuore grande così!
Geniale la sua battuta al dottor Guggy ch'era andato per un problema elettrico sulla sua Alfa. Napò, con la scatola dei fusibili in mano, s'esclamò:
"Ils peuvent pas marquer en français, comme tout le monde?" Porco .....!
(perchè non scrivono in francese come fanno tutti?)

Il suo ricordo mi ha ispirato questi semplici versi, dove cerco di spiegare che il fardello della nascita ti resta attaccato fino alla morte.
Infatti Napo pur diventato una persona rispettabile e con un mestiere, quando tornava a Nusco, poche volte in verità, era sempre il figlio di Caterina, cioè con la tara appiccicata. Famosa la frase di un personaggio nuscano che difronte alla realtà si esclamava: "Hein tu pò che bu fà? Che postu ti putevami rà? Cu la scola chi hè fattu?

 

 

A Càrmunu


I' sembu m'arricordu
la gendu ti sfutteva:
Càrmunu lu stordu!
Ru punzava e ru faceva.
 
Mò ti chiamanu "monsieur",
parli frangesu,hè sturiatu.
Chi ti canosci chiù!
Ma quannu pó tu tuorni


abbasci a lu Lionu
sì sembu na mappina,
sì figliu a Catarina!
E pátutu chi era ...?

O Carmunu lu “stordu”,
riendra già musera
andò sì nu stranieru;
ma ti chiamanu signoru!

 




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Grazia r'Angiulonu

(Testo e foto: Amato Prudente http://www.nuscoexplorer.it)

 

Un personaggio leggendario quanto il suo mitico corno. E' stata da tempo immemorabile la "banditrice" dei paese, quella cioè che annuncia i vari prodotti presenti al mercato. Un'antica tradizione non presente nel circondario, che ricordano solo gli uomini maturi e che quindi costituisce una fetta della memoria storica di Nusco.
Una fusione di tradizione ed arte non facilmente ripetibile.
Oggi quel mitico corno non suona piu'. "Grazla r’Angiulonu" (Grazia Pepe) è deceduta ne Febbraio deI 2000.

 

 

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Turillu ri Feu

          

 

La storia nuscana è costellata anche di personaggi sfortunati. Anche se la natura ha infierito su di loro,comunque hanno lasciato un segno tangibile della loro umanita' e dei profonde senso della loro esistenza.

Chi non ricorda ad esempio "TURILLU RI FEU ? Personaggio che regalava a chiunque un sorriso, rispettato dagli umili ed off'eso, invece, da quelli che si credevano "intelligenti". ln un certo qualmodo, riusciva con la sua simpatia a comunicare che “non amava parlare con gli imbecilli perche' la gente poteva non accorgersi della "differenza ".

Turillo è morto nel 1998 in un tragico incidente.

 

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Ndoniu ri la vorpa

(Testo: Amato Prudente http://www.nuscoexplorer.it)

 

Ndoniu ri la vorpa è un personaggio tuttora esistente. Spesse volte umiliato, oltre alla simpatia che suscita, ha molto insegnato a chi credeva di usarlo come passatempo.

A chi gli chiede quale sia la cosa sua più cara, così risponde nel dialetto nuscano:
"lu tiembu guagliò, lu tiembu, pucché cu tuttu ru ricchezzu ri la terra nu ti puoi mai accattà nu minutu sulu!"

Il tempo....perché con tutte le ricchezze della terra non riuscirete a comprare un solo minuto.

 

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